Zone
Il Pigato è un vitigno autoctono della Liguria, noto per la produzione di vini bianchi di alta qualità. Di seguito, fornisco una descrizione dettagliata del vitigno, inclusi i principali aspetti riguardanti la sua coltivazione.
Origine e Caratteristiche del Vitigno
Il Pigato è considerato uno dei vitigni più tipici della riviera ligure, in particolare della zona di Ponente. È spesso identificato con il Vermentino, ma presenta caratteristiche distintive che lo rendono unico. La sua origine è dibattuta, ma si pensa possa derivare da un’incrocio tra varietà locali e vitigni portati da altri paesi nel corso della storia.
Le caratteristiche ampelografiche del Pigato comprendono:
- Foglia: Media, pentagonale, con un profilo lobato e bordi dentati.
- Grappolo: Di dimensioni medio-grandi, cilindrico-conico, con acini ovali di dimensioni medie e buccia spessa.
- Acini: Di colore giallo dorato, presentano una buona concentrazione di zuccheri e acidi.
Zone Principali di Coltivazione
Il Pigato è prevalentemente coltivato in Liguria, nelle seguenti zone:
Riviera di Ponente: Questa è la zona principale di coltivazione del Pigato, dove il microclima mediterraneo e il terreno collinare offrono condizioni ideali per la viticoltura. Località come il Comune di Albenga, Ortovero e la zona del Golfo di Alassio sono rinomate per la produzione di vini Pigato di alta qualità.
Imperia: Il vitigno ha una presenza significativa anche nelle aree collinari della provincia di Imperia, dove le terrazze vitate si affacciano sul mare, influenzando positivamente il profilo aromatico dei vini.
La Spezia: Anche se in minor misura, il Pigato viene coltivato in alcune zone della provincia di La Spezia, dove contribuisce a dare vita a vini freschi e minerali.
Viticoltura e Tecniche di Vinificazione
Il Pigato è solitamente coltivato in terreni collinari, spesso su ripide terrazze, con un'attenta gestione della vite per massimizzare la resa e la qualità. La forma di allevamento più comune è il guyot per il suo favorevole equilibrio tra produzione e qualità. La vendemmia avviene tradizionalmente a mano, generalmente tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre.
In vinificazione, il Pigato viene generalmente vinificato in bianco. I mosti vengono pressati delicatamente e fermentati a temperatura controllata per preservare gli aromi varietali. È comune l'uso di acciaio inox per la fermentazione e l'affinamento, anche se alcune aziende vinicole possono optare per l'affinamento in legno per conferire maggiore complessità ai vini.
Caratteristiche Organolettiche
I vini derivati dal Pigato si presentano generalmente con un colore giallo paglierino, talvolta con sfumature dorate. All'olfatto, offrono una gamma aromatica molto complessa, con sentori di pesca, agrumi, fiori bianchi e una marcata mineralità, spesso riflesso del terroir ligure. In bocca, il Pigato è tipicamente fresco e sapido, con un buon equilibrio tra acidità e struttura, che lo rende un vino versatile soprattutto in abbinamento con piatti di pesce e cucina mediterranea.
Conclusione
In sintesi, il Pigato rappresenta un'eccellenza vitivinicola della Liguria, capace di esprimere al meglio le peculiarità del territorio e di regalare vini di grande freschezza e complessità. La sua valorizzazione è fondamentale per preservare la tradizione vitivinicola della regione e per promuovere prodotti tipici di alta qualità.
Caratteristiche
Il Pigato è un vitigno autoctono della Liguria, noto per la sua capacità di produrre vini bianchi di alta qualità, soprattutto nelle zone costiere, come le Cinque Terre e il Golfo dei Poeti. Di seguito vengono descritti dettagliatamente le caratteristiche della pianta, inclusi foglia, grappolo e maturazione.
Caratteristiche della pianta
Foglia
Le foglie del vitigno Pigato presentano una forma generalmente pentagonale, con una tessitura di media grandezza. La superficie della foglia è di un verde intenso, lucido, e solitamente ha una dentatura marcata lungo il bordo. Le nervature sono ben delineate, conferendo alla foglia un aspetto sano e vitale. Le foglie possono essere dotate di vescicole, rendendole più suscettibili a patologie come la peronospora, una considerazione importante in contesti vitivinicoli dove la chiusura del fogliame per favorire la circolazione dell'aria è cruciale per la salute della pianta.
Grappolo
Il grappolo del Pigato è di media grandezza, di forma conica o piramidale. I grappoli sono compatti e possono variare da moderatamente a molto compressi. Le bacche sono di dimensione medio-piccola, rotonde e di un colore giallo-verde, talvolta tendente al dorato quando ben mature. La buccia è spessa, resistente e presenta una buona pigmentazione che contribuisce a proteggere il frutto dagli agenti esterni. Questa sua struttura consente al Pigato di resistere a malattie e condizioni climatiche avverse, sebbene le pratiche di gestione della vite e del suolo siano fondamentali per mantenere la salute della pianta.
Maturazione
La maturazione del Pigato avviene generalmente tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, a seconda delle condizioni climatiche e microclimatiche delle diverse zone di coltivazione. Questo vitigno è noto per una maturazione omogenea che permette una buona qualità delle uve. La sua capacità di accumulare zuccheri e sviluppare aromi complessi è favorita dai terreni collinari e dalle escursioni termiche tipiche della Liguria, con giornate calde e notti fresche. La raccolta avviene prevalentemente a mano, per garantire la selezione delle uve più mature e sane, aspetto fondamentale per la produzione di vini di alta qualità.
Conclusione
Il Pigato è un vitigno che esprime al meglio il terroir ligure, con una pianta ben adattata all'ambiente locale. Le sue caratteristiche botaniche, unite a una maturazione attenta e a una tradizione di vinificazione che ne esalta le potenzialità aromatiche e gustative, rendono i vini prodotti da questo vitigno apprezzati a livello nazionale e oltre.
Vini
Il Pigato è un vitigno autoctono della Liguria, in particolare della Riviera di Ponente, e viene considerato uno dei vitigni più rappresentativi della zona. È noto per la produzione di vini bianchi di alta qualità, caratterizzati da freschezza, aromaticità e una buona struttura.
Caratteristiche del Vitigno:
- Tipo di Vitigno: Il Pigato è un vitigno a bacca bianca, è una varietà di uva da vino che presenta grappoli medi e compatti, con acini di dimensioni medio-piccole. La buccia è di colore giallo dorato, spesso con riflessi verdognoli.
- Resistenza: Ha una buona adattabilità ai climi caldi e soleggiati e presenta una certa resistenza a malattie fungine, rendendolo adatto a coltivazioni in terreni collinari e in ambienti marittimi.
Tipologie di Vino Prodotte:
Il Pigato è principalmente utilizzato per la produzione di vini bianchi, ma le varie interpretazioni possono portare a diverse tipologie:
Vino Bianco Secco: È la tipologia più comune. Il Pigato bianco si distingue per i suoi profumi floreali e fruttati, con note di agrumi, melone, pesca, e talvolta un finale minerale. Al palato è fresco, con una buona acidità e una struttura che permette un buon invecchiamento.
Vino Bianco Metodo Classico (Spumante): Alcuni produttori utilizzano il Pigato per la produzione di spumanti. In questo caso, il vitigno è vinificato con il metodo champenoise, il che conferisce al vino bollicine fine e una buona complessità aromatica.
Vino Passito: Sebbene meno comune, il Pigato può essere vinificato anche in versione passito. Questo tipo di vino si ottiene da uve appassite, e il risultato è un vino dolce con una concentrazione aromatico-intensa, in grado di esprimere note di miele, frutta secca e spezie, con una dolcezza ben bilanciata dall'acidità.
Caratteristiche Organolettiche:
- Colore: I vini bianchi da Pigato presentano generalmente un colore giallo paglierino, talvolta con riflessi verdolini o dorati.
- Aroma: Gli aromi sono complessi e variegati, con predominanza di fiori bianchi, frutta a polpa gialla (come pesche e albicocche) e note agrumate. In fase di affinamento possono emergere sentori minerali e di erbe aromatiche.
- Gusto: Al palato si presenta con freschezza e buona acidità, spesso con un retrogusto che rimanda a note salmastre, che ben rappresentano il legame del vino col territorio ligure.
Territorio:
Il Pigato viene coltivato principalmente in alcune zone della Liguria, come le aree di Albenga, il Ponente ligure e nelle colline dell'entroterra. I terreni sono per lo più argilloso-calcarei, con una buona esposizione al sole e influenze maritime che arricchiscono il profilo aromatico delle uve.
Conclusione:
In sintesi, il Pigato è un vitigno che esprime fedelmente il terroir ligure, dando vita a vini bianchi freschi e profumati, dalle ottime potenzialità di abbinamento gastronomico. La sua versatilità consente la produzione di diverse tipologie di vino, rendendolo un elemento fondamentale della tradizione vitivinicola ligure.
Storia
Vitigno Pigato: Origini e Storia
Il Pigato è un vitigno autoctono della Liguria, particolarmente diffuso nella zona delle Cinque Terre, ma coltivato anche in altre aree della regione, come il savonese. La sua origine è avvolta da un'aura di mistero, ma gli studiosi concordano sull'ipotesi che possa derivare dall'antico vitigno greco “Aglianico”. Un'altra teoria suggerisce una possibile affinità con il vitigno francese “Vermentino”, dal momento che entrambi mostrano alcune somiglianze morfologiche e aromatiche.
La storia del Pigato è strettamente legata alla cultura agricola della Liguria, una regione caratterizzata da un terreno collinare e da una forte tradizione vitivinicola. Le prime menzioni del vitigno risalgono al XIII secolo, sebbene la sua piantumazione possa essere ancor più antica. Il nome "Pigato" deriva dal termine ligure che indica le macchie dorate (o “pigate”) che si formano sulle uve quando queste raggiungono la maturazione. Questo carattere distintivo rende le uve facilmente riconoscibili.
Nel corso dei secoli, il Pigato ha subito diverse evoluzioni e adattamenti, grazie all'abilità dei viticoltori liguri. Negli anni '70 e '80, il vitigno ha ricevuto una rinnovata attenzione, con una crescente valorizzazione da parte dei produttori locali e l'inserimento nei roster dei vini DOC. Oggi, il Pigato è riconosciuto come una delle varietà più pregiate della Liguria e ha ottenuto importanti riconoscimenti.
Caratteristiche Ampelografiche
Il Pigato è caratterizzato da grappoli piuttosto medi e spargoli, con acini di grandezza media, di forma ellittica, con buccia spessa e di colore giallo-verde. La pianta è vigorosa e presenta una buona resistenza alle malattie, rendendola adatta alla viticoltura sostenibile e rispettosa dell'ambiente.
Note Organolettiche
I vini prodotti con il vitigno Pigato sono generalmente freschi e minerali, con una spiccata aromaticità. Presentano profumi di frutta esotica (come mango e ananas), floreali (fiori di campo) e note erbacee. In bocca, risultano sapidi e con una buona struttura, grazie alla giusta acidità, che li rende ottimi per l'abbinamento con piatti tipici della cucina ligure, come la focaccia al formaggio e i frutti di mare.
Conclusione
Il Pigato rappresenta un'importante espressione della viticoltura ligure, una varietà che, pur radicata nel territorio, sta conquistando spazi sempre più ampi nel panorama vinicolo nazionale e internazionale. La sua capacità di esprimere le caratteristiche del terroir ligure e la tradizione di produttori appassionati lo rendono un vitigno di grande interesse, degno di essere valorizzato e preservato.
Profilo organolettico
Il Pigato è un vitigno autoctono della Liguria, in particolare della riviera di ponente, dove trova il suo habitat ideale nelle terre argillose e sabbiose della zona compresa tra Albenga, Alassio e la Valle Arroscia. Questo vitigno è spesso confuso con il Vermentino, ma presenta differenze significative sia in termini di caratteristiche agronomiche che organolettiche.
Profilo organolettico dei vini Pigato
Colore
I vini ottenuti dal vitigno Pigato sono principalmente bianchi e tendono a avere un colore che varia dallo strofinato al giallo paglierino, talvolta con riflessi verdognoli. Con l'invecchiamento e nell'uvaggio di vini più complessi, il colore può assumere tonalità più dorate.
Profumo
Il profumo dei vini Pigato è caratteristico e complesso. Presenta una notevole intensità aromatica, con sentori floreali di fiori bianchi come il gelsomino e la camomilla. È possibile percepire una nota fruttata che richiama agrumi, in particolare il pompelmo e il limone, oltre a frutti a polpa bianca come la pesca e la mela. A questi si aggiungono note più strutturate di erbe aromatiche e il tipico sentore minerale, che riporta alla mente il terrior ligure, influenzato dalla presenza del mare. Con l'invecchiamento, i vini possono sviluppare anche note di noci, mandorle e leggere sfumature tostate.
Gusto
Il palato dei vini Pigato è caratterizzato da una freschezza marcata e da una buona sapidità, segno della sua provenienza costiera. L'acidità è ben bilanciata e conferisce vivacità al vino, rendendo il sorso scorrevole e persistente. La componente fruttata è riproposta nel gusto, accompagnata da un retrogusto elegante che può rivelare una leggera nota ammandorlata e minerale. La struttura è generalmente medio-leggera, con un corpo snello e una buona lunghezza.
Considerazioni finali
Il Pigato è un vino particolarmente versatile che si presta bene all'accostamento con una varietà di piatti, in particolare quelli a base di pesce, frutti di mare e piatti vegetariani, nonché con formaggi freschi.
Il vitigno Pigato, grazie alla sua origine e alle sue caratteristiche uniche, rappresenta un'importante espressione del patrimonio vitivinicolo ligure e merita di essere conosciuto e apprezzato non solo in Italia, ma anche all'estero. La sua crescente popolarità e riconoscimento testimoniano il potenziale di questo vitigno di distinguersi nel panorama enologico nazionale.
Abbinamento
Il Pigato è un vitigno a bacca bianca tipico della Liguria, particolarmente diffuso nella zona della Riviera di Ponente, specialmente nei comuni di Albenga e Finale Ligure. Questo vitigno è considerato una varietà locale del vitigno Vermentino e presenta alcune caratteristiche uniche che lo rendono interessante dal punto di vista enologico.
Caratteristiche del vitigno Pigato
Aspetto Ampelografico: Il Pigato si presenta con foglie di dimensioni medio-grandi, di forma pentagonale e con dentature poco marcate. I grappoli sono di media grandezza, compatti e con acini di dimensioni piccole o medio-piccole, di forma tondeggiante e di colore giallo-verde che, quando raggiungono la maturazione, tendono a virare verso tonalità dorate.
Zona di coltivazione: Il Pigato cresce principalmente su terreni collinari, spesso con esposizione a sud e su suoli ricchi di minerali, come argilla e calcare. Queste condizioni pedoclimatiche conferiscono al vino una buona freschezza e una notevole complessità aromatica.
Profilo aromatico: Il Pigato è noto per i suoi profumi intensi e complessi; al naso si possono percepire note di fiori bianchi (come il gelsomino), frutti esotici (come ananas e mango), agrumi, e una leggera componente minerale. In bocca, il vino si presenta fresco e sapido, con una buona struttura e una piacevole persistenza.
Abbinamenti gastronomici tipici
Il Pigato è un vino che si presta a una vasta gamma di abbinamenti gastronomici, grazie alla sua freschezza e alla struttura complessa. Ecco alcuni abbinamenti tipici:
Piatti di pesce: Grazie alla sua sapidità, il Pigato è perfetto in abbinamento con piatti di pesce, sia crudo che cotto. Si sposa magnificamente con le acciughe marinate, le sardine alla griglia e i carpacci di pesce.
Piatti a base di crostacei: I crostacei, come i gamberi e le scampi, vengono esaltati dalla freschezza di questo vino. Anche in preparazioni al vapore o saltate in padella, il Pigato ne accentua il sapore.
Pasta e risotti: Ottimo con piatti di pasta alle salse di pesce o ai frutti di mare. Inoltre, un risotto alle erbe aromatiche e lime può creare un’abbinamento intrigante.
Piatti vegetariani: Si abbina bene anche a piatti vegetariani come insalate di verdure, piatti a base di legumi, o torte salate con verdure di stagione.
Formaggi freschi: I formaggi freschi o a pasta molle, come la mozzarella di bufala o il formaggio di capra, possono incontrare l’eleganza del Pigato, creando abbinamenti freschi e piacevoli.
Conclusioni
In sintesi, il Pigato è un vitigno autoctono ligure che offre vini di grande carattere e versatilità. Le sue peculiarità aromatiche, unite a una freschezza vivace, lo rendono un ottimo compagno per piatti a base di pesce, frutti di mare e preparazioni vegetariane, esaltando la tradizione gastronomica ligure.
Curiosità
Il Pigato è un vitigno autoctono della Liguria, in particolare della Riviera di Ponente. Si tratta di una varietà a bacca bianca, molto apprezzata per la sua versatilità e per la capacità di esprimere le caratteristiche del terroir in cui viene coltivato. Ecco una descrizione dettagliata del vitigno, delle sue caratteristiche e delle sue peculiarità:
Caratteristiche del Vitigno
Aspetto Fisico: Il Pigato presenta grappoli di dimensioni medio-piccole, con acini di dimensione media, tondi e di colore giallo-verde, tendente al dorato quando raggiungono la piena maturazione.
Territorio di Coltivazione: Predilige i suoli collinari e le esposizioni soleggiate. Le vigne di Pigato sono spesso coltivate in terreni argilloso-calcarei, che conferiscono mineralità al vino. La vicinanza del mare influenza il microclima, contribuendo a regalare freschezza e salinità a questo vitigno.
Aromaticità: Il Pigato è noto per il suo profilo aromatico complesso. I vini prodotti da questo vitigno si caratterizzano per note floreali (fiori bianchi), fruttate (pesca, albicocca, agrumi) e una spiccata mineralità. Con l’affinamento, si possono sviluppare anche sentori di erbe aromatiche e spezie.
Struttura e Freschezza: I vini di Pigato sono generalmente di buona acidità, con una struttura media, che li rende freschi e piacevoli al palato. La sapidità è un elemento distintivo, legato al terroir della Liguria.
Curiosità e Peculiarità
Origine e Storia: L'origine del Pigato è ancora oggetto di dibattito. Alcuni esperti lo considerano un clone del Vermentino, mentre altri lo ritengono un vitigno a sé stante. Il nome "Pigato" deriva dal termine ligure "piga", che indica la leggera maculatura degli acini, appunto "pigati".
Vino Naturale: La produzione di vini Pigato spesso segue pratiche agricole sostenibili. Molti produttori della zona si dedicano alla viticoltura biologica o biodinamica, valorizzando la qualità delle uve e rispettando l’ecosistema locale.
Abbinamenti Gastronomici: È un vino che si abbina bene con i piatti tipici della cucina ligure, come la focaccia, il pesce fresco, i frutti di mare, e piatti a base di verdure. La sua versatilità lo rende ideale anche per accompagnare piatti più complessi.
Riconoscimenti: Il Pigato ha ottenuto riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. È presente in diverse denominazioni di origine controllata (DOC) come la DOC Riviera Ligure di Ponente.
Vinificazione e Affinamento: Spesso viene vinificato in acciaio inox, ma sempre più produttori sperimentano l’affinamento in legno per aggiungere complessità e struttura al vino. L’uso di legni diversi (tonneaux, botti) può conferire ulteriori sfumature aromatice.
Conclusione
Il Pigato rappresenta non solo una varietà vinicola di grande interesse per la vendemmia ligure, ma anche un simbolo della cultura e della tradizione vitivinicola di questo affascinante territorio. Con le sue caratteristiche uniche e il suo legame profondo con il terroir, il Pigato è un vitigno che merita di essere riscoperto e valorizzato sempre di più.